mercoledì 28 dicembre 2016

Step 23 - Sauvage

"«Pensiero selvaggio» è l’ossimoro creato da Lévi-Strauss per indicare il vincolo che unisce la «società occidentale» alle popolazioni a lei più remote: è ciò che permette a un indiano americano di ritrovare una pista da indizi infinitesimali, a un nativo australiano di identificare le impronte su un sentiero, a un automobilista di muoversi con disinvoltura nel traffico metropolitano."

"Si tratta di una forma logica di pensiero che, piuttosto che agire per astrazione, classificazione e sublimazione di qualità, o per gerarchizzazione logica di classi ideali, opera, partendo da una particolare attenzione alle qualità sensibili del reale considerate nella loro capacità di fungere da segni, per produrre una continua rete di simboli e di significati. In questa ottica i fenomeni di identificazione tra animali (o altri esseri e fenomeni naturali) e individui e/o gruppi, noti come totemismo, divengono particolari espressioni di questa esigenza concreta e classificatoria, logica e simbolica, del «pensiero selvaggio»."
[Treccani - Enciclopedia Online].

Anche se il nome terra di Siena Bruciata rimanda ad una colorazione molto specifica si può già notare come questa specifica tonalità di marrone rimandi nella sua dimensione primitiva al colore della terra.
Molte colorazioni marroni portano infatti nel loro nome il termine "terra", un associazione ricorrente dovuta anche alle qualità che legano queste colorazioni e questo elemento naturale.
Il marrone e la terra richiamano infatti ai concetti di calore, fertilità e conforto, proprio per questi motivi sono ricorrenti le associazioni tra la terra e il grembo di una madre.
Le colorazioni marroni richiamano inoltre alla stagione autunnale, un associazione presente nella cultura giapponese del Feng Shui, che va dunque in perfetta armonia con il verde, visto come il colore della rinascita primaverile.
Nella sua dimensione primitiva le tonalità marroni sono però anche associate a figure più negative, esse richiamano infatti alle feci che da una lato vengono disprezzate in quanto sporco e maleodore ma sotto un altro punto di vista queste possono essere viste positivamente per la loro qualità di essere un ottimo concime naturale che consente quindi la coltivazione di viveri e dunque il sostentamento.





martedì 27 dicembre 2016

Step 22 - Architettura... di fango

In quanto sfumatura del marrone, il Terra di Siena Bruciata è una tonalità molto ricorrente nei materiali da costruzione. Molte opere architettoniche, presenti e passate, ricorrono all' uso di Mattoni, derivati dalla terra, legno, metalli dalle colorazioni scure o arrugginiti dal tempo e rivestimenti sintetici.
Se non ci soffermassimo soltanto al colore possiamo ricercare nell'architettura numerosi edifici e costruzioni legati al materiale a cui il colore si riferisce: alla Terra.
La terra infatti è stata uno dei primi materiali da costruzione in quanto il più facile da reperire e maneggiare, con gli anni l'uomo ha saputo evolvere questo grezzo materiale naturale in altre forme per ricavare mattoni cotti e tegole per costruire edifici più alti e resistenti.


Ma la Terra, nella sua forma più naturale, può essere ancora oggi un materiale per l'architettura?

La risposta ci arriva dalla Nka Foundation ("Nkà" dall Igbo "d'arte", dall' Akan "antico")  un' associazione africana che si occupa della tutela e della promozione delle più antiche tecniche di produzione, anche artistiche, delle regioni africane.
L'obiettivo del gruppo è quello di consentire lo sviluppo del capitale umano locale promuovendo la produzione artistica e artigianale di questi individui.

Nel 2014, la Nka ha promosso un concorso per la realizzazione di abitazioni basso costo che facessero uso di materiali locali facilmente reperibili, nello specifico la terra.
La competizione prese appunto il nome di Mud House Design 2014 (dall'inglese "casa di fango"), il cui nome sottolinea proprio come lo scopo fosse quello di promuovere la progettazione di edifici low cost facendo uso di una delle tecniche di costruzione più antiche:
acqua + terra = fango

venerdì 23 dicembre 2016

Non solo Step - una filastrocca

FIFTY SHADES OF BROWN

A novel that I haven’t read
Is Fifty Shades of Grey.
I know what it’s about, but why the grey?
I couldn’t say.

The only greys that I could name
Are charcoal, smoke or ash.
But fifty shades of brown?
Now, I could name them in a flash!

There’s mocha, chocolate, bittersweet,
Mahogany and umber;
Burnt sienna, saddle and
More tans that I could number.

Butterscotch and caramel,
Espresso, cocoa, rust;
Copper, coffee, khaki, chestnut –
There are more, I trust.

Cinnamon and chicory,
Malt and dirt and clay;
Sand and nutmeg, earth and mud
And one I cannot say.

Camouflage, bamboo and beige,
Bronze and fox and mink;
Camel, pecan, palomino –
Time to stop, I think.

I’ve made my point; as colors go,
I think it’s fair to say
That Fifty Shades of Brown makes sense
Much more than Shades of Grey!


[Ilene Bauer - 2012]

mercoledì 14 dicembre 2016

Step 21 - I Protagonisti

Packaging della Crayola dal 1903 al 1920
Due protagonisti della storia del colore Terra di Siena Bruciata sono Edwin Binney e C. Harold Smith, i fondatori del brand Crayola, noto in tutto il mondo per la produzione di prodotti da disegno (professionali e non) tra cui i famosissimi crayons.
All'inizio della loro attività realizzarono un vasto assortimento di colori e selezionarono come tonalità di marrone proprio il terra di Siena Bruciata. Solo più avanti verranno introdotte sfumature come Marrone, Terra di Siena, seppia, terra d'ombra e terra d'ombra bruciata.
Essendo uno dei colori storici del marchio, il crayons di questa sfumatura e tutt'ora disponibile su commercio affiancato da tonalità più moderne, come quelle fluorescenti introdotte nei '70 e che hanno completato il catalogo dei colori.


Edwin (sinistra) e Harold (destra)
fondatori della Crayola
Per maggiori informazioni sull'azienda si invita a consultare la pagina ufficiale Crayola.

sabato 10 dicembre 2016

Step 20 - Il colore nella Moda


La giacca in pelle marrone, o Chiodo, è uno degli indumenti più ricorrenti nel mondo della moda. Riproposta ogni anno in differenti stili e colorazioni è diventata un icona grazie al suo utilizzo da parte di numerose star della musica e del cinema.
Le sue origini sono ben lontane dai palcoscenici e dai set cinematografici, infatti i primi modelli vennero realizzati per l'aviazione tedesca, saranno poi gli americani a copiarne lo stile e a diffondere su mercato le note Flying Jacket.
Irving Schott nel 1913 aprì, con suo fratello Jack, un’attività chiamata Schott Bros e realizzarono un chiodo di pelle nominato Perfecto, ispirato alla forma a siluro dei sigari di Irving Schott.
Il Perfecto fu una vera svolta, perché realizzato cucendo insieme i migliori pellami, era un capospalla sufficientemente robusto.  Da qui al successo, il passo fu breve.
Negli anni '50, star come Marlon Brando e James Dean faranno della giacca, questa volta in pelle nera, un mito della cultura americana e simbolo della gioventù ribelle.

venerdì 9 dicembre 2016

Step 19 - Anatomia del colore

Ciao.
Sono un vagabondo.

Non un viaggiatore... un vagabondo.  
La conosci la differenza, no?
Un viaggiatore ha due certezze in testa, le sue origini e la sua meta.
Un vagabondo invece conosce solo le sue origini. Lui non ha mete.

Lascia che mi presenti.
Ho origini molto antiche... e provengo da una famiglia davvero numerosa, così numerosa che... Pensaci! furono costretti a chiamarmi con il nome della mia terra!
Ero uno dei più scuri trai i miei fratelli e sorelle... questo mio aspetto non era tanto facile da apprezzare... insomma di scuro al mondo c'era già Nero... lui è deciso, d' impatto e piace a tutti. In confronto a lui io ero solo una sua versione sporca!
Allora che cosa ero? Cosa sarei dovuto essere? Perché sarei dovuto esistere?

Decisi di partire... lontano dalle mie origini... per poter capire chi fossi
                                                                                ...e anche per farmi conoscere.

Arrivai in America e sfondai nel cinema. In qualunque ruolo, e qualunque storia io trasmettevo solidarietà, forza e maturità... insomma rappresentavo per tutti una sorta di... "compagno perfetto", sai quelli... quelli che ti stanno vicino nelle situazioni peggiori e ti tirano su con la loro profonda saggezza. Ecco quello ero io!

Ma ripartii.
Non ero ancora soddisfatto.

Conobbi molte persone e diverse culture. Ai loro occhi ero naturale e affidabile... ero un simbolo e mi dedicarono delle storie... numerose leggende di animali e di benevoli divinità creatrici. Un creatore... ebbene Si! Simboleggiavo la loro madre... una specie di "donatrice di vita" una cosa del genere.

Ma ripartii.
Non era abbastanza per me.  

Vidi molti paesaggi, loro mi cambiarono e a loro volta questi cambiarono al mio passaggio. 
Girai in ogni nazione di questo mondo e la gente mi diede ogni volta un nome diverso. Tutti presto iniziarono a parlare di me, sia attraverso le parole che con le immagini.
Fecero di me poesie, cibi, foto... non ero più il tipo noioso e monotono di quando ero partito! Per loro ero un emblema, trasmettevo stabilità, affidabilità e calore... qualità che Nero se le sogna.

Ripartii. ...è nella mia natura.

Non potevo fermarmi, perché come ti ho detto sono un vagabondo, desiderio di poter essere ovunque, trarre esperienze da tutto e dare a tutti la possibilità di conoscermi.
Sai, alcuni ancora adesso mi reputano una sfumatura tra tante, ma soltanto pochi hanno avuto veramente l' opportunità e la voglia di vagabondare con me ...e di conoscermi.

E' stato un vero piacere.
Ma devo partire.



giovedì 8 dicembre 2016

Non solo Step - Nella fotografia

Naoya Hatakeyama, Lime Hills #23514, 1988, printed 2002 - conservata al MOMA di San Francisco

domenica 4 dicembre 2016

Step 18 - Il colore dell' arte

Autoritratto, 1799 olio su tela 74,3x58,4
Joseph Mallord William Turner nasce a Londra il 23 aprile 1775, figlio di un barbiere e fabbricante di parrucche. Vivendo con uno zio a Brentford, piccola cittadina sul Tamigi, incomincia a mostrare segni di interesse per la pittura e l’anno dopo viene mandato ad una scuola a Margate. In quel periodo realizza diversi disegni che il padre espone non senza orgoglio nella sua bottega. A soli quattordici anni entra nella Royal Accademy of Arts dove inizierà gli studi di architettura mostrando però interesse per la pittura di paesaggi.

Nel suo stesso autoritratto in olio su tela possiamo vedere come i pigmenti marroni vengano applicati nello sfondo per creare uno spazio più caldo e profondo. Queste tonalità sono molto presenti in alcune sue opere di paesaggi in cui va invece ad adottare differenti tecniche di rappresentazione come l'acquerello.

Ulisse schernisce Polifemo, 1829 olio su tela - conservata alla National Gallery di Londra



sabato 3 dicembre 2016

Step 17 - Il colore nei brevetti

CLAY PLASTER
Nel brevetto noto con il codice US20030230217A1 depositato il 17/06/2003 e pubblicato il 18/12/2003 contiene un riferimento diretto al colore terra di Siena bruciata (Burnt Sienna).
Il brevetto venne consegnato da Armin Elsaesser (per la American Clay Enterprises LCC) per tutelare la proprietà di una nuova malta di argilla utilizzabile sia come rivestimento funzionale che decorativo per qualunque tipo di costruzione, nuova o esistente.

[0018] The plaster formulation may also comprise a color additive, such as in the form of a powder pigment. The plaster formulation comprises between approximately 0.1% and 10% by weight of the color additive. Some preferred color additives comprise Burnt Sienna, Raw Sienna, Yellow Oxide, Black Earth, Green Earth, and the like. The addition of an organic fiber, such as straw, may change the percentage of pigment added to the formulation, however the preferred range of color additive(s) comprises between approximately 0.1% and 10% by weight.

Nel brevetto viene dedicata una parte in cui si indicano i pigmenti necessari per realizzare questo nuovo intonaco: questi additivi sono sotto forma di polveri e sono aggiunti in percentuali comprese tra lo 0.1 - 10%, tra di essi troviamo appunto il Burnt Sienna assieme ad altri coloranti terrosi come Yellow Oxide e Raw Sienna (uniti per ottenere una tonalità più scura che appunto è il Burnt Sienna) e il Green Earth.

BULD AND METHOD OF COLORING THE SAME
Uno dei brevetti più antichi in cui viene citato il colore terra di Siena Bruciata è il US1900463A di proprietà di Pipkin Marvin, depositato il 07/11/1927 e pubblicato il 07/03/1933.
La tecnica da lui ideata viene illustrata nella prima pagina del documento. Pipkin Marvin promuove un sistema di colorazione dei bulbi in vetro delle lampadine tramite l'aggiunta e miscelazione di una serie limitata di pigmenti polverosi con lo scopo di ottenere diverse colorazioni finali. Il terra di Siena bruciata è una di queste.