TERRA
Il marrone richiama la terra fertile, i campi arati e pronti per la nuova semina, nell'antichità arare i campi, voltando le zolle e preparandole per una nuova semina era considerata un azione sacra poiché precedeva un nuovo ciclo di raccolto, oltre a essere molto faticosa, infatti questo simbolo perdura ancora nel vissuto degli agricoltori che vedono nella terra arata uno dei momenti più importanti dell'anno.
La terra è inoltre vita e calore, durante la semina protegge il seme e ne favorisce la germinazione, anche sotto la coltre di neve esattamente come farebbe il ventre materno con il figlio nella placenta.
Il marrone quindi contiene in sè anche il simbolismo esoterico della vita che germoglia nel suo caldo utero, simile a quella del colore nero, ma con una sua connotazione più serena e rassicurante e l'attesa per una nuova stagione di raccolti.
GEA (GAIA) e TELLUS
Sempre per il legame che questo colore ha con la terra vale la pena citare l'interpretazione data dai Greci a questo elemento, da loro inteso come origine della vita.
Nella Teogonia di Esiodo infatti si parla di Gea (Gaia), la Terra, come dispensatrice dei frutti, delle piante e degli animali necessari alla vita e al proprio sostentamento ha occupato fin dall'antichità preistorica un posto importante nella religione dell'uomo. Dal Caos indistinto e dalle Tenebre, in cui tutto era informe, confuso e indistinto, nacque la Terra e da essa derivarono Urano (cioè il Cielo) e il Mare.
Anche i popoli italici veneravano la divinità della terra, che essi chiamavano Tellus, associandola ad un'altra divinità che veniva invocata per rendere sacrosanto un giuramento. La formula del giuramento portava a testimoni Tellus Mater e Juppiter Pater, cioè i divini progenitori della terra e del cielo. Onorata come regina anche di ciò che è sotterraneo, Gea era inoltre legata ai culti funebri e a quelli di morti, di ciò che non è più e che, sotto altro aspetto, di nuovo sarà.
VIVERNE
Nell'epoca precristiana molte culture centro europee e nordiche si arricchirono di credenze e leggende legate alle imprese di eroi valorosi impegnati nel proteggere i propri popoli da temibili creature mitologiche.
VIVERNE
Nell'epoca precristiana molte culture centro europee e nordiche si arricchirono di credenze e leggende legate alle imprese di eroi valorosi impegnati nel proteggere i propri popoli da temibili creature mitologiche.
La Viverna è simile a un drago, lunga 10 metri e di colore marrone con sfumature verdi e grigie e dalle ali simili a quelli dei pipistrelli. La Viverna è di origine romana venne considerata portatrice di pestilenza in tutta Europa, mentre nella cultura medievale non veniva menzionata spesso dal momento che rappresentava lucifero. Nel tardo medioevo questa creatura inizierà a comparire maggiormente nelle raffigurazioni di stemmi e araldiche.
KITSUNE, la VOLPE
Il Marrone è un colore riconducibile a molti animali, uno di questi è appunto il Kitsune [kitsɯne], cioè la volpe. Le volpi sono un soggetto ricorrente e un elemento di particolare importanza nel folclore giapponese, sono infatti considerati esseri dotati di grande intelligenza, in grado di vivere a lungo e di sviluppare con l'età poteri soprannaturali: il principale tra questi ultimi è l'abilità di cambiare aspetto ed assumere sembianze umane, infatti esse appaiono spesso con l'aspetto di una bella donna. In alcuni racconti esse utilizzano queste abilità per ingannare il prossimo mentre altri le ritraggono come guardiani benevoli, amiche, amanti e mogli. Più una kitsune è vecchia, saggia e potente, più code possiede, fino a un massimo di nove.
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